

Le più importanti invenzioni di Edison nacquero nel suo laboratorio di ricerca di Menlo Park. Fu il primo istituto realizzato con il preciso scopo di produrre costantemente innovazioni tecnologiche e di migliorare quelle già esistenti.
La maggior parte delle invenzioni diedero fama a Edison di inventore, benché egli, nella maggior parte dei casi, si limitasse a sovrintendere alle operazioni dei suoi impiegati. Oltre a ciò, va precisato che avendo una notevole disponibilità economica, acquistava da altri inventori scoperte affini a quelle da lui già create, come alcune modifiche al suo fonografo, che poi, opportunamente perfezionate o riadattate dai suoi collaboratori, venivano successivamente brevettate a suo nome.
Anche quando la qualità delle invenzioni non era straordinaria, egli dimostrò abilità nel brevettarle e nel battere i suoi concorrenti, grazie al suo spirito imprenditoriale e alla migliore capacità di penetrazione sul mercato. Per esempio, Edison non fu il primo a inventare la lampadina elettrica. Numerosi progetti erano già stati elaborati da Alessandro Cruto, Henry Woodward, Mathew Evans, Joseph Swan, James Bowman Lindsay, William Sawyer e Heinrich Göbel.
Dopo aver comprato il brevetto di Woodward ed Evans del 1875, Edison riprese le caratteristiche di questi precedenti lavori e spinse i suoi dipendenti a cercare un nuovo tipo di materiale in grado di aumentare la durata delle lampadine elettriche. Nel 1879 Edison e i suoi collaboratori raggiunsero l’obiettivo di rendere il prodotto commercializzabile. Mentre i primi inventori avevano prodotto l’illuminazione elettrica in laboratorio, Edison fu in grado di portarla nelle case e negli uffici, con una produzione di massa di lampade a lunga durata e ideando un sistema per la generazione e distribuzione dell’elettricità.